Caratteristiche degli Smeraldi
Come pietre appartenenti alla famiglia dei berilli, sono caratterizzati da un intenso colore verde. Nel Buddhismo gli smeraldi erano considerati uno dei sette tesori ed equiparati alla saggezza. Il termine sanscrito da cui deriva, diviene, presso gli ellenisti, smaragdos, ovvero “pietra brillante verde”. Simbolo di speranza e di vita eterna, la pietra divenne emblema dell’unione tra Impero e Chiesa quando Pio VII, nella cerimonia di incoronazione, cinse il dito di Napoleone Bonaparte con un anello recante al centro un grosso smeraldo. Il loro colore unico, tanto da dare il nome ad una gradazione di verde particolarmente luminosa e brillante, con sottofondo blu, trasmette armonia e, come evidenziò Plinio, gradevolezza allo sguardo. Grezzi, si presentano spesso sotto forma di perfetti cristalli prismatici esagonali. Le inclusioni sono consentite e, comunque, nelle qualità migliori, gli smeraldi puri risultano più pregiati persino dei diamanti. Le pietre sono solitamente trasparenti, ma non è raro trovare gemme traslucide, perfino opache. Il taglio più utilizzato è il taglio rettangolare o quadrato (a contorno ottagonale), a gradini.
Giacimenti di Smeraldi
I più importanti siti estrattivi si trovano in Colombia (nella cordigliera orientale delle Ande, gli smeraldi si trovano in vene di calcite, quarzo, dolomite e pirite), in Rhodesia, in Brasile, in Russia, in Egitto ed Austria; giacimenti meno importanti commercialmente si trovano in Pakistan, India, Sudafrica, Tanzania, Australia, Stati Uniti; in Italia sono stati trovati smeraldi in Val d’Ossola (in una pegmatite) ed in una dolomia delle Alpi Apuane.